vittime innocenti di camorra Sicuramente Rosa e Luigi non si conoscono ancora, quel giorno. Lei studentessa sedicenne, addobbata da moda povera che però valorizza la sua bellezza, ancora infantile e timorosa del buio. Lui maresciallo dei carabinieri, 41 anni, eretto nella divisa di coraggio, di un nero luminoso striato di rosso cruento. Lei innamorata timidamente del fidanzatino voglioso, delle loro sfide per nascondere e scoprire ingenui baci canditi, per abbassare ed alzare abiti di dolciumi ambigui, insicuri, innocenti. Lui, forte d’esperienza e di valori, già sposato con Maria, tenera ed appassionata sposa di quattro splendide/i figlie/i, già in età di flirt e di litigi di esistenze folte, variopinte, in crescita. Lei, chiara e risoluta, attraversa la strada, insignificante ed apatica, con la sorella Lina, spensierata d’affetto. Lui, vegliato dai colleghi, rettilineo d’onestà, discolpa il drappello difensivo e, preoccupato, contrasta gli spari delinquenti. Le ragazze captano la tempesta minatoria di proiettili, si prendono per mano come premurosa improbabile corazza anti batticuore ed evadono dall’anfiteatro funebre per un portone apparentemente alleato. Ma un proiettile oltraggia il petto di Rosa, morente tra le braccia terrorizzate di Lina che rabbiosamente urla aiuto. La strada, in un attimo desolata e sconvolta, confessa il nulla, anche per Luigi. Ora sono dall’altra parte dell’universo, in un mare ove non si annega, non si nuota, non si rema, ci si svolge immoti, disattivati, spenti, si tocca l’antimateria, si gusta l’insapore, si annusa l’inodore, si ascolta l’insonoro, si è bendati da una cecità che consente di vedere quello che i normovedenti non vedono… Si vive… Da un allora senza quando si ritrovano tutte le sere irreali a parlare dei sogni adolescenziali di Rosa e di quelli delle figlie e dei figli di Luigi… lo fanno in un niente privo di vapore e di sfere, ove i singoli interpreti, fisici e metafisici, vengono liberati, non catturati, divenendo una essenza unitaria, forse trascendente o immanente che si manifesta esclusivamente in emozioni, suggestioni, impressioni, carenti di essere, indescrivibili, inspiegabili, incommensurabili, infinite… Rosa Visone e Luigi D’Alessio furono uccisi l’8 gennaio 1982.
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