Rosy Bindi | posted: 15/1/2022 at 15:59:37 |
Vangelo e Costituzione È l’estate del 1995, in aula si discute la proposta di legge presentata il 28 febbraio col n. 2115 da Bassanini, Elia, Mattarella, Bindi, Del Gaudio e altre/i, per la modifica degli articoli 64, 83, 135, 138 della Costituzione, allo scopo di mantenere la maggioranza qualificata dei due terzi, senza scendere a quorum minori, in materia di regolamenti parlamentari, elezione del presidente della Repubblica, nomina dei giudici costituzionali, approvazione delle leggi costituzionali e di revisione della Costituzione. La seduta è sospesa per un’ora. Passo dalla posta: cianfrusaglie e una lettera di Luigi Berlinguer, il mio capogruppo, sui lavori della commissione contro stragi e terrorismo, di cui sono membro. Salgo nella Sala del Mappamondo per un breve incontro con gli indipendenti del Gruppo. Poi entro nell’ascensore d’inizio ‘900. - Ciao Rosy, anche tu apprezzi l’antico? - Se questo è lontano, prendo i moderni; ma quando apro queste porte, elegantemente vetuste, provo una sensazione di storia! - Io evito i locomotori telematici, mentre sono sedotto dalle maniglie palpitanti di narrazione umana, dal parquet delicatamente consunto, compagno di ascesa e discesa di deputati illustri e malfattori... Hai qualche minuto per dialogare un po’? - Sì, con piacere, signor poeta! - Sono solo emotivo… anche verso le cose! - Sai che ti chiamano il gatto randagio della notte? Ma è vero che ti piace la camera a luci spente? - Sì, ormai conosco ogni angolo, ogni mobile, ogni quadro, ogni poltrona… La prima dopo la stupenda Sala Verde è la mia preferita: è la più morbida di tutte… è sta usata più delle altre per la sua posizione strategica, quasi quella del timoniere del Transatlantico; che di giorno illumina e riflette luce intensa da ogni punto… di notte, nella apparente cecità, si veste di un buio selettivo che mi include; sviluppa in me una sensibilità più docile e sinuosa, che si appoggia sugli oggetti, assaporando colori e calori mutevoli secondo l’ora e il chiarore. Riesco a cogliere questi mutamenti che nessun altro è in grado di avvertire. Voglio quasi bene ad ogni particolare… - E allora vada per la Sala Verde! - Incanta anche te? - Ha un suo fascino! Quel liberty dell’arredamento, del lucernario in fiore, colorati in cangianti tonalità di speranza. Hai ragione, non è solo un ambiente confortevole per la lettura dei giornali. - È la mia alcova! Mi raccolgo a meditare! Ci dormirei e al mattino sarei radioso! - Rosy, ti coinvolge la proposta di legge? - L’ho firmata! E l’hai firmata anche tu! - No, è che comunque intende cambiare la Costituzione così cara a don Giuseppe Dossetti. - Gli ho parlato! È favorevole! - Sì, me lo ha detto che sei andata a trovarlo! Ti stima molto! - Stima anche te! Anzi penso che per te abbia un debole! - Da quando ha scritto la soffice, vigorosa, fertile prefazione al mio volumetto “Vi racconto la Costituzione”, è germogliato qualcosa di indescrivibile. È il mio maestro! Assieme ad Antonino Caponnetto! Sono le mie stelle comete: non le raggiungerò mai, ma mi indicano il cammino! - Io sono cresciuta, con don Giuseppe. È l’ispiratore del cattolicesimo democratico, in cui credo! - Ho chiesto la loro “benedizione” e poi ho accennato la mia convinzione a Franco Bassanini. Siamo seduti accanto! Mi ha risposto che gli frullava nella testa già da un po’: “Che ne pensa Dossetti?”. “È d’accordo!”. “Redigo l’atto!”. - Ma perché è lui il primo firmatario se la fonte sei tu? - Io sono un umile “peones”, al quale non interessa la paternità delle idee ma la loro diffusione. Faccio mille passi indietro di fronte a Franco! Che poi ha acquisito le sottoscrizioni di Leopoldo Elia, Sergio Mattarella e tanti altri nomi prestigiosi. - A me ha persuaso subito! Certo è strano che bisogna mutare la Costituzione per difenderla da una legge ordinaria! - È il sistema elettorale maggioritario! Una scelta dovuta dopo il referendum! - Leopoldo sostiene che le forze politiche che vincono le elezioni maggioritarie, godendo almeno del 51% dei seggi, possono, dopo le prime votazioni con i due terzi, riformare la Costituzione come vogliono con la maggioranza assoluta. Anche se resta il referendum: il popolo non accetterà ma lo stravolgimento della sua Carta Fondamentale! - Fra poco prende la parola! - Anche lui Dossettiano! - Per don Giuseppe la Costituzione è un armonioso piano architettonico, espressione della nostra civiltà, che deve anticipare e prevenire, onde avviare veramente una nuova struttura sociale. - Io amo le sue parole sulla persona che nasce libera, e perciò felice. La società che toglie la libertà toglie la felicità. Occorre uno Stato con il fine esclusivo di difendere e lasciare operare la naturale libertà di cittadine e cittadini. - Alla Costituente è avvenuto qualcosa di arcano, di prodigioso! Nonostante il dibattito anche aspro, hanno sempre prevalso gli ideali e i sentimenti. Dossetti e Togliatti, grazie ai conflitti e alle sintesi, sono diventati “amici”, componenti della stessa squadra! Passa Bassanini: “Riprende la seduta! Dobbiamo essere compatti! Grazie, Rosy, per il tuo proselitismo!”. - Allora c’è anche il tuo zampino! - Oh, Michele, guarda che sul comodino della mia casa e della mia vita ci sono il Vangelo e la Costituzione! michi del gaudio
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